Superbonus 110%: la conferma delle proroghe

Dopo gli IACP e i condomini, arriva l’ufficialità delle proroghe per il Superbonus 110% per tutti.

Lo ricorda l’ANCE in una nota che evidenzia che la Commissione europea, in data 13 luglio 2021 approverà definitivamente l’Ecofin al PNRR italiano (disponibile in allegato). Lo scorso 22 giugno 2021 era già stato approvato il PNRR italiano adottando una proposta di decisione da ratificare entro il 20 luglio 2021. Il via libera definitivo è appunto previsto per il 13 luglio 2021.

Pertanto, in virtù di quanto previsto dall’art.1 comma 74 della legge 178/2020 (Legge di Bilancio 2021) che condiziona l’efficacia delle proroghe in essa previste, riguardanti il Superbonus e i meccanismi alternativi della cessione del credito e dello sconto in fattura, “alla definitiva approvazione da parte del Consiglio dell’Unione Europea”, fermi restando gli obblighi di monitoraggio e rendicontazione previsti nel PNRR, si può affermare:

  • la proroga del Superbonus al 30 giugno 2022;
  • la proroga delle opzioni per la cessione del credito d’imposta o per lo “sconto in fattura” al 31 dicembre 2022.

Superbonus 110%: le proroghe del Decreto Fondo PNRR

Il quadro dei termini di applicazione del Superbonus si completa con l’intervento del DL 59/2021 (cd. Decreto Fondo complementare PNRR), definitivamente convertito nella legge 101/2021, che ha esteso l’agevolazione al 110% sino al:

  • 31 dicembre 2022, per i condomìni “civilistici”, senza ulteriori condizioni;
  • 30 giugno 2022, per gli interventi eseguiti dalle persone fisiche non esercenti attività di impresa, arte o professione, su edifici composti da 2 a 4 unità immobiliari distintamente accatastate, anche se posseduti in esclusiva o in comproprietà (cd. “mini-condomini”), estendibile al 31 dicembre 2022, se al 30 giugno dello stesso anno sia stato realizzato almeno il 60% dei lavori;
  • 30 giugno 2023 per gli interventi eseguiti dagli IACP, comunque denominati, nonché dagli enti aventi le stesse finalità, termine esteso al 31 dicembre 2023, a condizione che al 30 giugno 2023 sia stato eseguito almeno il 60% dei lavori.